Siccità e sostegni all’agricoltura. La Regione taglia fuori la viticoltura. Ciminnisi (M5S): «Agricoltori trapanesi ancora una volta traditi e abbandonati. Scelte assurde».

Palermo, 22 aprile 2025 – «I viticoltori trapanesi ancora una volta traditi e abbandonati dal Governo Schifani! Oggi a Petrosino è emerso in maniera inequivocabile: escludere il comparto vitivinicolo dalla Misura 23 del PSR è l’ennesimo tradimento per un settore trainante dell’agricoltura trapanese che, duramente colpita dalla siccità, ha pure subito la beffa dell’acqua della diga Trinità sversata in mare per settimane per l’inconcludenza di questo Governo».

Lo ha affermato la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Cristina Ciminnisi, a margine del confronto tra viticoltori, rappresentanti delle cantine sociali, operatori del comparto e rappresentanti delle istituzioni, che si è svolto presso il centro polivalente di Petrosino.

«La Regione – sintetizza la deputata trapanese – per i danni provocati dalla siccità ha stanziato 35 milioni di euro: 18 milioni agli agrumi, 11 all’olivo, 6 a mandorle e pistacchi. Zero interventi per il vino. Eppure, i danni in alcune aree, del trapanese in particolare, superano il 70%. Come si può ignorare un disastro del genere? Perché escludere il comparto del vino? È una scelta senza logica, una discriminazione inspiegabile che non ha basi tecniche e scientifiche».

«Già alcune settimane fa – ricorda Ciminnisi – avevo presentato un’interrogazione e chiederò alla Commissione parlamentare Unione Europea dell’ARS di verificare se siano stati rispettati i criteri previsti per l’assegnazione dei fondi PSR. Se non si corregge il provvedimento migliaia di aziende rischiano di precipitare in una crisi economica che si tradurrà in emergenza sociale. Se non dovesse essere modificato il Bando, ci aspettiamo che nella variazione di bilancio la Regione Siciliana rimedi all’errore, perché gli agricoltori del trapanese non possono rimanere esclusi. La nostra battaglia non si ferma».